Ma quanto è piccolo il mondo?
Bene, quando si dice le coincidenze, quando si dice che il mondo è proprio piccolo…
Oggi mi è arrivato lo stesso allegato tramite e-mail da due amici che tra loro non si conoscono e che si trovano in regioni differenti, sono capitata sullo stesso blog tramite due vie diverse, infine ho scoperto che il fratello di un’amica di mia sorella ha trovato casualmente casa nel palazzo accanto al mio…
Se provieni da un piccola città della Sardegna come me, sai bene che la possibilità di conoscere mezzo paese – almeno di vista – è molto alta… ma non avrei mai detto che ciò fosse possibile anche nelle grandi città. Pensare che dieci anni fa, a Roma, mi sentii chiamare per strada da un gruppo di ex compagni delle superiori… io, in gita, arrivavo dalla Toscana e loro dalla Sardegna; la mia amica, lo stesso giorno, incontrò per caso un suo compaesano calabrese seduto in una Piazza… Ma Roma non doveva essere enorme? ;)
Per non parlare poi di tante altre coincidenze più imbarazzanti o di tutte le volte che ho messo un annuncio per una stanza libera e mi sono ritrovata ad aprire la porta e dire: <<Ah! Ma te ti ho già vista… non sei l’amica di…?>>
Allora, sarà vera quella teoria che sostiene che la distanza di ciascuno di noi da un abitante della terra a caso consiste al massimo in sei tappe di conoscenze comuni?
Ho letto poco prima che: non soltanto ci sono al massimo sei strette di mano fra due persone qualunque dei sei miliardi che vivono sul pianeta, ma gli stessi sei gradi uniscono anche i neuroni del cervello, la catena alimentare del Sudafrica, i computer di Internet. E a quanto pare non è una coincidenza.
Una formula matematica accerta che non è difficile per ciascuno di noi conoscere il Presidente degli Stati Uniti… Anche se non teniamo a stringergli la mano, è certo che per riuscirci ci vorrebbe una catena di sei contatti intermedi… e la cosa non vale solo per gli uomini più potenti del mondo ma anche per le persone comuni, indipendentemente da dove vivano.
Perciò, in base alla teoria del “Piccolo mondo” penso ai miei contatti intermedi e mi viene da sorridere se penso che ce n’è solo uno tra me e Vasco Rossi, tra me e i Subsonica, tra me e lo scrittore Tiziano Scarpa… eppure sono una semplice studentessa, senza particolari ambizioni sociali, a cui farebbe pure piacere stringere la loro mano, se non per il fatto che mi piace continuare a immaginarli irraggiungibili…
Ma quanto è piccolo il mondo?
faccina
13 Maggio 2006 01:31hai pienamente ragione,il mondo è piccolissimo =)
devo assolutamente trovare il cd dei Gatto Ciliegia…ho solo quella canzone,e a questo punto lo voglio!
un bacio :*
stregaribelle
13 Maggio 2006 13:45Mi hai fatto pensare…
adesso sarò molto più attenta a stringere la mano alle persone… non voglio avere nulla a che spartire con molte persone del jet set!!!
Un abbraccio
AsTr3a
14 Maggio 2006 00:29E’ vero.. siamo tutti collegati [nel bene e nel male] ed effettivamente la cosa fa un po’ impressione :o/
Ti ringrazio per il commento che mi hai lasciato, effettivamente il mio post è un po’ triste, ma questo periodo è così. Ovviamente non sono triste 24 ore su 24 [ci mancherebbe], anche perché, come mi hai scritto tu, a volte capitano cose inaspettate e piacevoli.. che riescono a strappare un sorriso e a modificare il corso di una giornata partita [o finita] male :o)
Giuvertigo
14 Maggio 2006 11:33Beh si il mondo è piccolo….infatti se ci penso…come siamo finiti vicendevolmente uno nel blog dell’altro? :)
Bello qui!
Ti linko…t va?
Ciao buona domenica!
G
Psychomaniaca
14 Maggio 2006 19:49Mi sono capitate un sacco di volte coincidenze simili! E’ davvero sorprendente!
Per quanto riguarda invece la fortuna di quel giorno hai proprio ragione!! eheh Un bacio e buon inizio settimana! ^_^
loftus
14 Maggio 2006 20:43Si più o meno devo ammettere che hai ragione !!!Può capitare di avere certe coincidenze :)
UN Bacione serale!
Hanako
14 Maggio 2006 21:33Questa teoria delle 6 tappe di conoscenze non la sapevo, ma è affascinante al massimo!
Ah, se tu raggiungi la tappa Subsonica, posso ritenerti una delle mie tappe intermedie per arrivare anche io a loro? =P
ruzzino
15 Maggio 2006 07:52quindi sarei poco espansivo eh?
ho una scusante: la musica di quel posto lì mi irritava…
ge
Kismat
15 Maggio 2006 19:49Coincidenze…come coincidenza è stato scrivere un post sulle coincidenze e te che leggi il mio commento su una coincidenza…eh già…
Fa piacere che sei passata e ti ringrazio dell’augurio…
a presto un bacione
samsy
15 Maggio 2006 20:42quando parli della fatica ti capisco benissimo…pure io non mi reggevo in piedi..poi quando è venuto giù il diluvio, avevo pure un freddo..brrrr mi sembra di risentirlo^^
però è davvero un posto magnifico…l’ideale per passare una giornata all’aria aperta;-)!
utente anonimo
16 Maggio 2006 10:06Ciao Pia, anche io ho avuto coincidenze imbarazzanti, credo di avertene già raccontata una di Firenze! La cosa non mi piace perchè:10 v0rr31 3553r3 1l p1ù p055181l3 4n0n1m4 ma non sempre ci riesco!
Un bacio a fra pochi minuti perchè passo di segreteria…
v4l3
SDOS
17 Maggio 2006 08:53Piccolissimo direi.
Sarda di dove?
Io Porto Torres.
Ti bacio
Adriano65
18 Maggio 2006 08:40Brava, ben detto…a volte pensiamo siano personaggi irraggiungibili e invece forse lo siamo + noi x loro ke loro x noi…ahahah, un saluto e mi raccomando, continua così, sempre al top!
mr. Adrià
songbird
18 Maggio 2006 14:14dopo che due miei amici si sono incontrati per puro caso a New York non mi stupisco più di niente :asd:
Emme277
20 Maggio 2006 10:18I casi della vita…capito sul tuo blog per caso e per caso leggo un nome tra la Musica a me molto caro…Modena City Ramblers…e mi soffermo a leggere un paio di post…
Complimenti davvero bellissimo Blog…se ti va passa sul mio!
Ciao, M
enricoan
20 Maggio 2006 16:22Le tue sono riflessioni molto stimolanti. Denotano un’intelligenza vivace, brillante.
Anche a me è capitato più di una volta di incontrare persone più o meno conosciute in posti e situazioni dove non avrei mai pensato di trovarle.
Le uniche coincidenze, cara Pia, veramente impossibili sono solo quelle dei treni nel nostro paese.
Buon fine settimana,
Enrico