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Non lasciare l’acquario in affidamento alla mia vicina!

Pensare con quanta fiducia, lo scorso luglio, lasciai le chiavi di casa alla signora Sangallo… la mia vicina, infatti, promise che avrebbe curato il mio piccolo acquario durante la mia permanenza in Sardegna… e io, più volte, l’ho pure immaginata scendere con la sua solita prudenza, per paura di scivolare, quell’unica rampa di scale che separa i nostri appartamenti e cibare amorevolmente una volta al giorno i miei piccoli pesci di acqua dolce…
Ero partita tranquilla… certa che al mio rientro, per la prima volta in tanti anni, non avrei trovato i pesci smagriti… Infine, sapevo che curava da tempo l’acquario del suo anziano marito… avevo fatto affidamento su di lei, il mio acquario sarebbe stato per un mese intero in mani sicure.
Poi, qualche giorno prima del mio rientro a Pisa, risposi al telefono, era una delle mie coinquiline: <<Pia, ma quanti pesci avevi nell’acquario?>> Io: <<Una quindicina, perchè?>> la mia coinquilina: <<Quanti neon avevi?>> Io: <<Otto, perchè? Dimmi subito la triste realtà e non perdere tempo a tergiversare!>> Coinquilina: <<Ok! Un solo neon, un guppy e uno di quelli a strisce… le lumache invece stanno benissimo! Sai, in mancanza di cibo si sono nutrite di due intere piante! Naturalmente hanno mangiato le più belle che avevi. Hai l’acquario piuttosto desolato!>> Io: <<Noo… nooo… Grr! Grr!>> :'(

E con nostalgia riguardo questa foto… un piccolo acquario da 40 litri che sino a qualche mese fa mi riempiva di orgoglio e soddisfazione. ;-)